Un cielo artificiale
ingabbiava l’angoscia
di sentirmi perduta
e alla mano sicura
che comprese l’inganno
io mi agganciai.
Un treno, muto e indistinto,
mi liberò dal grigiore
dei vetri imprigionati
fra le braccia metalliche.
Un cielo artificiale
ingabbiava l’angoscia
di sentirmi perduta
e alla mano sicura
che comprese l’inganno
io mi agganciai.
Un treno, muto e indistinto,
mi liberò dal grigiore
dei vetri imprigionati
fra le braccia metalliche.
Abbiamo 154 visitatori e nessun utente online