La poesia è stata segnalata al Concorso di Altino, edizione 2017
E navigando nei ricordi sono approdata
alla basilica di Sant’Apollinare in Classe.
Rammento di essere entrata
in un giorno feriale,
mentre la luce musiva dell’abside
avvolgeva il mio animo in viaggio
alla conquista di un sito sicuro.
E nella mia mente è ricorrente
l’immagine di una donna,
vista di spalle,
a lavare il pavimento:
una donna semplice,
simbolo di modesta quotidianità,
di serenità accettata,
di equilibrio collaudato
di chi non si arrischia
di avanzare spericolate pretese.
Dono del quadro "Le chiaviche di Camerini" da parte di Ermida Simioni, accompagnato da due mie poesie sul fiume Brenta, per la Sala Consigliare del Comune di Fontaniva (PD), durante la riunione, in sala Nicolini, del Consiglio Comunale il 27/02/2017
La poesia è stata letta durante lo spettacolo benefico per le scuole materne di Fontaniva e San Giorgio in Brenta, presso il teatro Palladio il 18 febbraio '17, organizzato dal Gruppo creativo Dilettantarte, con il patrocinio del Comune di Fontaniva, Assessorati Sociale, Cultura e Commercio
È in viaggio una carrozza:
vaporosi pennacchi
troneggiano sulla testa
di bianchi cavalli,
ornati di finimenti dorati,
mentre una fata
vestita di vento
tiene le redini
seduta in cassetta.
È in viaggio uno scrigno
lucchettato e con ceralacca
sigillato: viene trasportato
per monti, valli e piani.
Vietato tentare di forzarlo:
quello scrigno tiene in serbo
la formula di un mistero!
È il mistero
che, con slancio, ci fa
aprire una finestra,
ci fa scoprire panorami
dagli orizzonti infiniti,
ci fa scorgere calici
di abbondante rugiada.
È il mistero
che ci fa sentire il sussurro
del fruscio delle foglie,
l’odore dell’erba,
il miracolo del canto.
E la fata vestita di vento
è giunta a destinazione:
congeda i bianchi cavalli,
li libera dalla morsa del freno.
È lieve il suo passo
e nell’aprire lo scrigno
danzano le sue mani.
La formula del mistero
è in buone mani.
Sono le buone mani della magia
che sapranno farci trovare
qualche zolletta di zucchero
per farci gustare, sempre e ovunque,
il sapore dolce della felicità.
La poesia è stata letta durante la serata su "Le Tavole di Natale", organizzata dal gruppo creativo Dilettantarte di Fontaniva il 9 dicembre '16
Ci sono parole mai pronunciate,
voci mai ascoltate,
frasi mai iniziate!
Accendiamo i microfoni,
colmiamo il vuoto
di questa lunga attesa!
Un’attesa rimasta per tempo bloccata
per un ponte interrotto,
per una promessa non mantenuta,
per un dono mai ricevuto.
Questo è il buon momento
per liberare la via
al viaggio dell’attesa:
tavoli di luce
diventeranno staffetta di accoglienza
per offrire un microfono
a tutte le voci mai ascoltate.
Ci sorprenderà il sentire
la bellezza di una semplice parola.
La poesia è stata segnalata al Concorso di Altino, edizione 2016
Io non so quante tasche
ci siano in quella valigia
che sovrasta le nuvole,
che viaggia oltre il sole e i pianeti
negli spazi dei cieli infiniti.
Io non so numerare le storie
protette in quella valigia,
io non so se rimarrà
sempre libera una tasca
per accogliere la mia storia
e mettere al sicuro affetti ed emozioni.
Io non so se rimarrà
sempre libera una tasca
per offrire una stabile dimora
a chi prova ad afferrare
quella valigia per vivere
avventure,
cadute,
sorrisi
e illusioni.
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